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La progettazione “LEGGERA” nell'arredamento sostenibile

08 gennaio 2018
Vivere sostenibile Basso Piemonte.

di Luca Bargetto, Naturalmente Torino

Tra i compiti fondamentali che spettano al designer emerge sicuramente quello di fornire valide e concrete soluzioni tecniche, facilmente attuabili alle strategie ambientali messe a punto dall'azienda ecosostenibile. In dettaglio si tratta di utilizzare materiali rinnovabili e riciclabili privi di sostanze che non siano biocompatibili, il legname tassativamente deve essere prodotto da filiere locali o certificato FSC (Forest Stewardship Council). Occorre poi ridurre gli scarti e gli sfridi di lavorazione, al limite si possono riutilizzare per creare oggetti di minor dimensione. Questo obbiettivo può essere raggiunto adottando particolari accorgimenti al momento della definizione relativa alla “geometria” dell’oggetto. La cultura industriale estremamente performante, ispirata da sempre al mito della massima precisione ha finora guardato al difetto, come un male da eliminare a ogni costo. L'emergere della problematica ambientale in tutta la sua gravita’ed urgenza sposta radicalmente i termini del discorso.
Si tratta di guardare al difetto non più come eccezione tipica di un sistema produttivo ormai superato o come pura provocazione culturale, ma come realtà che presenta anche aspetti positivi perché porta ad una riduzione degli scarti nel processo di lavorazione e, dunque, dello spreco di risorse. La disparità tra le vene dure e morbide del legno, i piccoli nodi che emergono nella facciata dei manufatti che costituiscono l'arredo delle nostre abitazioni, la finitura opaca o satinata rendono unici i nostri pezzi mai standardizzati nella loro originale essenza. Il principale problema di questo approccio produttivo consiste sicuramente nella legittimazione culturale dei nuovi prodotti “imperfetti” che deve essere ottenuta, non con il nascondimento dell’imprecisione dietro improbabili artifici, ma attraverso la sua valorizzazione anche estetica e rendendo evidente l’importanza della scelta in chiave ambientale.
Comunque quello della dematerializzazione è un trend tipico del design contemporaneo e lo si può anche osservare in ciò che sta avvenendo nel campo produttivo inerente agli apparecchi elettrici ed elettronici, soggetti ad una miniaturizzazione. La progettazione “leggera” è un elemento che va al di là di queste considerazioni ed è basata sul contenimento del consumo dei materiali a parità della funzionalità, con finalità di risparmio economico e più raramente di tipo ambientale. Come non pensare all'assurdità dei prodotti creati con eccessivo spreco di materiale, classici esempi di progettazione pesante, presentati in alcuni negozi “Bio” solo per il fatto di essere realizzati in legno massello.

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